Calcolo pensione INPS per età e data ONLINE: metodo contributivo, retributivo e misto

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Last Updated on 15 Maggio 2023

calcoliamo la pensione onlineIl criterio di calcolo della pensione varia a seconda dell’anzianità contributiva maturata dal lavoratore al 31 dicembre 1995, in quanto da tale data rappresenta lo spartiacque tra il sistema retributivo e il sistema contributivo della pensione.
Anche se vi sono delle eccezioni… qui vediamo quali sono e le varie metodologie di calcoli per sapere quindi non solo QUANDO ma anche su QUANTO potremo contare per gli anni della nostra vecchiaia.

Quali metodi di calcolo della pensione esistono

Vi sono i tre seguenti sistemi:

  1. Sistema retributivo
  2. Sistema Contributivo
  3. Sistema misto

Quale sistema di calcolo devo applicare

La pensione potrà essere calcolata con il ben più vantaggioso sistema retributivo solo per i lavoratori che non rispettano i requisiti di anzianità alla data del 31/12/1995.

La simulazione prende a riferimento l’ultima gestione previdenziale nella quale stai versando i contributi e mette insieme solamente i contributi che si sommano automaticamente per legge. Ad esempio, se sei iscritto alla Gestione Separata con un contratto di collaborazione, i contributi versati in questa gestione non si cumulano automaticamente con quelli che potresti avere nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti.

Pertanto, per utilizzare la contribuzione versata ad altri Fondi o Casse di previdenza o periodi di lavoro svolti all’estero, ti suggeriamo di prenotare un appuntamento con una sede Inps per avere una consulenza da un nostro operatore.

Con il servizio messo a punto dal’INPS per il calcolo on line della pensione questo servizio avrai la possibilità di modificare alcuni dati relativi all’evoluzione del tuo percorso lavorativo (livello della retribuzione, data di uscita dal lavoro) in modo da simulare scenari diversi. Prima che tu acceda al servizio, ti ricordiamo che molti fattori contribuiranno a definire la tua futura pensione. Ad esempio:

  • l’età in cui deciderai di interrompere la tua attività lavorativa dopo aver conseguito i requisiti minimi per la pensione;
  • l’andamento delle tue retribuzioni;
  • la continuità dei tuoi versamenti contributivi;
  • l’andamento complessivo dell’economia del Paese, fotografato dall’andamento del Prodotto interno lordo (Pil). ll Pil influenzerà ad esempio il coefficiente di rivalutazione del tuo montante contributivo riportati nella tabelle seguente
  • la longevità dei cittadini del nostro Paese: l’aumento dell’aspettativa di vita potrà modificare il tempo in cui raggiungerai i requisiti anagrafici per il pensionamento

Con questo simulatore potrai controllare, di anno in anno, il potenziale rendimento del tuo montante contributivo e acquisire informazioni utili per le tue scelte.

È una prestazione economica a domanda, erogata ai lavoratori dipendenti e autonomi iscritti all’assicurazione generale obbligatoria (AGO) ed alle forme sostitutive, esonerative ed integrative, la cui pensione è liquidata con il sistema di calcolo retributivo, misto o contributivo. Viene definita anticipata perché quando il soggetto ne ha diritto, viene concessa con una data precedente alla pensione di Vecchiaia. Per ulteriori informazioni consulta questo indirizzo: Pensione anticipata.

È una prestazione economica erogata, a domanda, in favore dei lavoratori dipendenti e autonomi, che hanno:

  • raggiunto l’età stabilita dalla legge;
  • perfezionato l’anzianità contributiva e assicurativa richiesta;
  • cessato il rapporto di lavoro alle dipendenze di terzi alla data di decorrenza della pensione, fermo restando che, qualora la rioccupazione intervenga presso diverso datore di lavoro, non occorre una soluzione di continuità con la precedente attività lavorativa.

Cos’è la Pensione Minima

Alcuni intendono il valore della pensione minima e quindi l’eventuale integrazione o trattamento minimo di pensione che la persona ha diritto ad avere in quanto il valore maturato sarebbe troppo basso. Altri intendono invece la pensione di cittadinanza e altri ancora la scambiano per la pensione anticipata. In questo articolo parliamo di quella anticipata e qui di seguito il rimando a quello di approfondimento specifico.

Articolo su Pensione Minima

Vediamo le tre macro categorie legate al calcolo della pensione

Con la Riforma Fornero è stato previsto che dal primo gennaio 2012 anche ai lavoratori in possesso di un’anzianità contributiva di  almeno 18 anni al 31/12/1995 verrà applicato il sistema di calcolo contributivo sulla quota  di pensione corrispondente alle anzianità contributive maturate a decorrere dal 1° gennaio 2012. In pratica sono riusciti a dividere il popolo dei lavoratori in due minacciando quelli che avevano il sistema retributivo di toglierli parte della pensione. Così hanno diviso quello che era un fronte comune in due dimezzandone quasi la forza elettorale e quando siamone coscienti, quel sistema ha creato un buco nell’INPS insostenibile. In tal modo i lavoratori calcolano la pensione esclusivamente con il sistema di calcolo contributivo se non hanno i requisiti di anzianità contributiva al primo gennaio 1996 e per i lavoratori che esercitano la facoltà di opzione al sistema di calcolo contributivo che vorrei conoscerli per stringergli la mano perchè non mi risulta che sia conveniente economicamente per cui non vedo perchè lo debbano pubblicizzare tanto sul sito, anche se devo dire che sarebbe necessario fare un calcolo di convenienza economica con i tre metodi e verificare personalmente.

E’ possibile pertanto fare opzione per il sistema contributivo anche se i lavoratori per farlo devono avere versato contributi al massimo per 18 anni al 31/12/1995 e possano far valere, al momento dell’opzione, una anzianità contributiva di almeno 15 anni, di cui 5 successivi al 1995. Tale facoltà non può essere esercitata da chi ha maturato un’anzianità contributiva  pari o superiore a 18 anni al 31/12/1995.

Come si effettua il calcolo pensione con il metodo della retribuzione

Per il calcolo dovrete individuare la retribuzione annua dei lavoratori dipendenti o i redditi conseguiti dai lavoratori autonomi o parasubordinati e verificare con il CUD o certificazione Unica alla mano i contributi verdati di ogni anno della vostra attività lavorativa.

Da quello che ho sentito dagli aspiranti pensionati sembrerebbe la parte divertente, perchè uno nel frattempo calcola anche quanto ha guadagnato tutta la sua vita… poi se fa il confronto con quello che ha dato allo Stato e cosa ha ricevuto in cambio potrebbe anche essere tentato di fuggire all’estero

In media potete calcolare il 33% annuo per i lavoratori dipendenti e 20% per i lavoratori autonomi con partita Iva sia nel caso siano iscritti ad una cassa previdenziale sia nel caso siate iscritti alla gestione separata INPS autonomi;

Ogni anno dovrete però rivalutare questi contributi, per cui la somma dei contributi di ciascun anno dovrà essere rivalutata sulla base del tasso annuo di capitalizzazione derivante dalla variazione media quinquennale del PIL (prodotto interno lordo) che potete trovare sul sito dell’ISTAT. Per semplicità se andate di fretta, potete prendere un 0,5%, che potrebbe essere ragionevole.

Il coefficiente di trasformazione

A queste somme applicherete il coefficiente di trasformazione che varia in base a diversi parametri che sono:

  • Età anagrafica dell’aspirante pensionato
  • Anno della maturazione dei requisiti

Coefficienti di trasformazione in vigore dal 1° gennaio 2013

Età Divisori Coefficienti
57 23,236 4,30%
58 22,647 4,42%
59 22,053 4,54%
60 21,457 4,66%
61 20,852 4,80%
62 20,242 4,94%
63 19,629 5,09%
64 19,014 5,26%
65 18,398 5,44%
66 17,782 5,62%
67 17,163 5,83%
68 16,541 6,05%
69 15,917 6,28%
70 15,288 6,54%
tasso di sconto = 1,5%

In pratica quindi prenderete questo montante rivalutato che potrà essere sui 200 mila 300 mila euro, lo moltiplicherete per il coefficiente di trasformazione vigente nell’anno e avrete  calcolato la vostra pensione annua che dovrete a sua volta dividere in 13 mensilità per ottenere l’importo mensile lordo.

Il calcolo della pensione con il metodo retributivo

Sopra avete visto un metodo piuttosto ragionevole anche se dietro il coefficiente di trasformazione ci si potrebbe ragionare molto in quanto chi ve lo dà il diritto di trasformarmi quello che devo prendere in meno dal momento che io ti ho dato l’opportunità di disporre delle mie somme per oltre 40 anni?? Ma lasciamo perdere, che è meglio!

Abbiamo visto che questo calcolo della pensione si applica a coloro che fino al 31 dicembre 1995 hanno versato almeno 18 anni di contributi previdenziali e che prevede un calcolo della pensione sulla base della media delle retribuzioni (o redditi per i lavoratori autonomi) degli ultimi anni lavorativi.

Si basa su tre elementi che sono

  • Numero anni di contribuzione previdenziale fino ad un massimo di 40 anni siano essi obbligatori, volontari, figurativi, riscattati o ricongiunti;
  • La retribuzione/reddito pensionabile dato dalla media delle retribuzioni o redditi percepiti negli ultimi anni di attività lavorativa, opportunamente rivalutate sulla base degli indici Istat fissati ogni anno;

L’aliquota di rendimento che è pari al 2% annuo della retribuzione/reddito percepiti entro il limite (per le pensioni con decorrenza nel 2012 di 44.161 euro annui) per poi decrescere per fasce di importo superiore. Ciò vuol dire che se la retribuzione pensionabile non supera tale limite, con 35 anni di anzianità contributiva la pensione è pari al 70% della retribuzione, con 40 anni è pari all’80%.

Sarà comunque possibile accedere alla variazione delle ipotesi di base della simulazione per cui è possibile inserire ad esempio:

  • variazione del tasso di crescita dello stipendio mensile fino alla maturazione dei requisiti per andare in pensione
  • variazione del PIL annuo
  • ipotizzare una sospensione dell’attività lavorativa
  • ipotizzare di modificare il fondo
  • etc

L’importo della pensione con il sistema retributivo si compone di due quote:

  • Quota A determinata sulla base dell’anzianità contributiva maturata al 31 dicembre 1992 e sulla media delle retribuzioni  degli ultimi 5 anni, o meglio, delle 260 settimane di contribuzione immediatamente precedenti la data di pensionamento per i lavoratori dipendenti, e dei 10 anni (520 settimane di contribuzione) immediatamente precedenti la data di pensionamento per i lavoratori autonomi
  • Quota B determinata sulla base dell’anzianità contributiva maturata dal 1° gennaio 1993 alla data di decorrenza della pensione e sulla media delle retribuzioni/redditi degli ultimi 10 anni per i lavoratori dipendenti e degli ultimi 15 anni per gli autonomi.

Il calcolo della pensione con il sistema misto

A chi si applica

Si applica ai lavoratori con meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995 e a decorrere dal 1° gennaio 2012 anche ai lavoratori  con un’anzianità contributiva pari o superiore a 18 anni al 31 dicembre 1995.

  • Per i lavoratori con un’anzianità contributiva inferiore a 18 anni al 31/12/1995 la pensione viene calcolata in parte secondo il sistema retributivo, per l’anzianità maturata fino al 31 dicembre 1995, in parte con il sistema contributivo, per l’anzianità maturata dal 1° gennaio 1996.
  • Per i lavoratori con un’anzianità contributiva pari o superiore a 18 anni al 31/12/1995  la pensione viene calcolata in parte secondo il sistema retributivo, per l’anzianità maturata fino al 31 dicembre 2011 secondo le modalità descritte  nel paragrafo relativo al sistema retributivo, e in parte con il sistema contributivo, per l’anzianità contributiva maturata dal 1° gennaio 2012.

Come si esegue il calcolo on line della pensione: Simulazione INPS

Per farvela fare direttamente dall’INPS basta accedere all’area riservata con il vostro PIN ovvero le vostre credenziali e accedere alla sezione simulazione on line della pensione e troverete qui di seguito cosa fare: “Il servizio a cui stai accedendo ti consentirà di simulare la decorrenza e l’importo della pensione che riceverai al termine della tua attività lavorativa“.

Se avete da poco rinnovato la carta di identità avete anche ricevuto le credenziali user id e password per accedere con la vostra identità digitale SPID.

Si tratta di una simulazione che non ha alcun valore certificativo. Il calcolo è basato sui dati presenti negli archivi Inps, che riguardano la tua carriera di lavoro e i contributi versati, e su una proiezione dei periodi contributivi per maturare il diritto alla pensione.

La simulazione del calcolo pensione prende a riferimento l’ultima gestione previdenziale nella quale stai versando i contributi e mette insieme solamente i contributi che si sommano automaticamente per legge. Ad esempio, se sei iscritto alla Gestione Separata con un contratto di collaborazione, i contributi versati in questa gestione non si cumulano automaticamente con quelli che potresti avere nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti.
Pertanto, per utilizzare la contribuzione versata ad altri Fondi o Casse di previdenza o periodi di lavoro svolti all’estero, ti suggeriamo di prenotare un appuntamento con una sede Inps per avere una consulenza da un nostro operatore.

Con questo servizio avrai la possibilità di modificare alcuni dati relativi all’evoluzione del tuo percorso lavorativo (livello della retribuzione, data di uscita dal lavoro) in modo da simulare scenari diversi. Prima che tu acceda al servizio, ti ricordiamo che molti fattori contribuiranno a definire la tua futura pensione. Ad esempio:

  • l’età in cui deciderai di interrompere la tua attività lavorativa dopo aver conseguito i requisiti minimi per la pensione;
  • l’andamento delle tue retribuzioni;
  • la continuità dei tuoi versamenti contributivi;
  • l’andamento complessivo dell’economia del Paese, fotografato dall’andamento del Prodotto interno lordo (Pil). ll Pil influenzerà ad esempio il coefficiente di rivalutazione del tuo montante contributivo
  • la longevità dei cittadini del nostro Paese: l’aumento dell’aspettativa di vita potrà modificare il tempo in cui raggiungerai i requisiti anagrafici per il pensionamento.

Con questo simulatore potrai controllare, di anno in anno, il potenziale rendimento del tuo montante contributivo e acquisire informazioni utili per le tue scelte.”

Domanda della pensione

La domanda di pensione può essere effettuata 3 mesi prima della decorrenza. È possibile però richiedere una consulenza agli intermediari abilitati o alla sede INPS, per conoscere la data effettiva di pensionamento ed avere informazioni su come procedere. La domanda di pensione si può presentare tramite Internet oppure tramite patronato 3 mesi prima della decorrenza.

Articoli correlati

A questo punto non vi resta che capire se e quando maturerete uno dei requisiti per andare in pensione che come saprete potete soddisfare o leggendo l’articolo di approfondimento legato alla pensione di vecchiaia o quello che affronta la pensione anticipata.

Inoltre potete anche consultare gli articolo dedicato all’indicazione dei redditi di pensione nel modello di dihciarazione dei redditi 730 o nel modello Unico.

Riscatto degli anni di laurea

Con la Legge di Bilancio per il 2019 diviene un passaggio obbligato ripensare la propria strategia della previdenza complementare in quanto oltre i vantaggi offerti da questa viene prevista la possibilità di riscattare gli anni di laurea ad un costo contenuto. L’agevolazione consiste nel pagamento di 5.184 euro per ciascun anno riscattabile e la somma potrà essere rateizzata e dedotta fiscalmente ai fini irpef al pari del costo per il fondo pensione.

Dal putto di vista fiscale non vi sono impatti iniziali ma in futuro avremmo due scenari:

  • da un parte il rendimento del fondo pensione sarà tassato con una aliquota del 9% età mentre la pensione sconterà gli scaglia di reddito irpef
  • il riscatto vi farà guadagnare tempo e anticiperò la vostra pensione il che rende la soluzione molto attraente

http://www.tasse-fisco.com/finanziaria-manovra-dl/riforma-pensione-novita-bilancio-cosa-cambia-ultimissime-quando/45816/

http://www.tasse-fisco.com/finanziaria-manovra-dl/riscatto-laurea-inps-agevolato-rateizzazione-come-funziona-costo-convenienza-calcolo/41545/

http://www.tasse-fisco.com/tassazione-rendite/pir-domande-risposte-chiarimenti-convenienza/37098/

2 Commenti

  1. Ass.c. c. Polizia Penitenziaria arruolato il 09/02/1987 attualmente ho 32 anni di contributi piu 5 di abbuono .
    Oggi mi ritrovo per motivi di salute con un invalida del 100% ed una inabilità lavorativa totale quindi praticamente mi ritorneranno con 40 anni di contrbuti.la mia domanda è quanto percepiro di pensione con il famoso 80%.

  2. Gentili Signori,
    Complimenti per il Vostro articolo molto più chiaro dello stesso Inps.
    Sono in pensione dal marzo del 2012.
    Le mie competenze erano molto superiori a 44.161 euro.
    Mi occorrerebbe conoscere il sistema di calcolo fino a 100.000 euro annuo
    Sono 5 anni che discuto con impiegati e funzionari dell’inps senza ottenere un chiarimento e a nulla è valso il ricorso al patronato. Dovrò…. prima di passare a miglior vita ….. rivolgermi ad un avvocato!
    Grazie della Vostra attenzione.

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