Acconto INPS: Guida al Calcolo del Contributo Previdenziale

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inpsVi presente una mini Guida al calcolo dell’Acconto INPS per punti per i titolari di partita IVA  in scadenza non solo il prossimo 16 giugno ma secondo le scadenze viste di seguito facendo distinzione tra quelli che superano il minimale e non, disciplinati dalla legge 335 del 1995 che impone ai lavoratori autonomi non iscritti a delle casse autonome il versamento mediante modello F24 e secondo termini, modalità e scadenze di seguito sintetizzate e anche molto simili a quelle previste per il calcolo dell’acconto Irpef, Ires ed Iva.

Chi deve versare l’acconto INPS di cui alla Legge 335 del 1995

I soggetti obbligati al versamento dei contributi sono i soggetti titolari di partita iva e quindi lavoratori autonomi e professionisti non iscritti a delle casse di competenza come può essere la cassa previdenziale dei dottori commercialisti, o la cassa degli avvocati o dei geometri o ingegneri, i quali dovranno procedere la pagamento dell’acconto per l’anno successivo (nell’esempio il 2010) sulla base dei dati reddituali da poco comunicati relativi all’anno precednete con il modello Unico  persone fisiche. In sintesi tutti gli artigiani ed i commercianti iscritti all’INP.

Se volete dei riferimenti normativi potete visionare quanto disciplinato dall’articolo 18, D.Lgs. 9 luglio 1997, n. 241 oltrechè la circolare INPS n. 24 dell’8 febbraio 2013).

Quali sono le aliquote da applicare al reddito per il calcolo del contributo anche se meglio verificarle di volta in volta sul sito dell’INPS
Le aliquote dovute per la contribuzione alla gestione separata dell’Inps per il 2014 sono:

  1. Liberi professionisti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie 27,72%;
  2. titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria 22%;
  3. Collaboratori e figure assimilate non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie 28,72%;
  4. titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria 22%

I contributi sono del 22,20% e del 22,29% rispettivamente, per artigiani e commercianti. Invece, per gli iscritti alla Gestione separata INPS non assicurati presso altre forme previdenziali, l’aliquota da applicare per la contribuzione sale al 27,72% se liberi professionisti e al 28,72% per collaboratori e figure assimilate.

Per gli iscritti alla gestione separata, nella circolare 18 del 2014 sono fissati il massimale annuo di reddito pari a 100.123 euro)e il minimale per l’accredito contributivo pari ad euro 15.516 euro. Questo rappresenta il contributo annuo minimo per il riconoscimento dell’anno di contribuzione ai fini della maturazione del diritto alla pensione.

Artigiani e commercianti

Nella circolare 19 del 2014 invece sono fissate le aliquote per artigiani e commercianti che fissa l’aliquota al 22,20%  per gli artigiani e al 22,29% per i commercianti mentre il minimale sale a 15.516 ed il massimale a  76.718 euro, per coloro che si sono iscritti all’Inps prima dell’1 gennaio 1996, ovvero a 100.123 euro se iscritti a partire da quella data.

Contribuenti con il secondo lavoro

Per i soggetti con il doppio lavoro che hanno sia una copertura previdenziale dal proprio datore e sia una propria dovranno versare il 17% del reddito prodotto come lavoro autonomo. Ricordiamo che secondo le previsioni normative è fatta salva la possibilità di applicare ed addebitare in fattura al cliente il 4% del contributo previdenziale INPS. Tali soggetti dovranno prendere cin considerazione per il calcolo il rigo RE25 o RE 21 della dichiarazione e calcolare il 6,8% oppure il 50% del 17%.

Lavoratori autonomi senza altra copertura assicurativa

Per questi l’aliquota sale al 26,72% e sempre fino al raggiungimento di un massimale contributo pari ad euro 92.147 euro, come nel caso sopra descritto.

Calcolo dell’acconto INPS

Per il calcolo dell’acconto INPS si seguono le stesse regole per gli acconti irpef, ires ed Irap, per cui applicheremo sul dovuto una prima rata del 40% da versare entro la scadenza del 16 giugno (16 luglio con la maggiorazione dello 0,40%) e la seconda rata entro il 30 novembre e pari al restante 60%. Tali soggetti dovranno prendere in considerazione il rigo RE 21 del modello unico persone fisiche o il rigo RE 25 e calcolar eper la prima rata il 10,688% ed idem per la seconda rata o il 50% di 26,72%.

Aderenti al regime agevolato fiscale dei Minimi

Se aderite invece al regime agevolato fiscale dei minimi dovrete prendere come base di calcolo la differenza tra il rigo CM6 e CM9 e sul risultato applicare le percentuali sopra indicate. Essendo state introdotte diverse novità su tale regime vi segnalo l’articolo di approfondimento dedicato all’acconto dei contribuenti minimi.

Cosa è il massimale contributivo

Il massimale contributivo è il limite oltre il quale il contributo previdenziale non risulta dovuto ed è pari per i soggetti che non risultano iscritti ad altra forma previdenziale a 24.621,68 euro mentre per coloro che risultano avere anche un’altra forma di contribuzione questo limite scende a 15.664,99 euro.

Codici tributo da utilizzare

Oltre ai dati da indicare inerenti il codice della sede che si desume dal cap di residenza o domicilio fiscale, alla matricola che non sempre deve esere indicata, i codice tributo da indicare nel modello di versamento F24 sono per i soggetti con aliquota di contribuzione previdenziale pari al 17% è il P10,  mentre per i titolari di partita a che versano il 26,72% il codice tributo è il PXX.

Esistono poi i seguenti codici:

  • AP (contributi eccedenti il minimale di reddito artigiani)
  • CP (contributi eccedenti il minimale di reddito commercianti)
  • APR (contributi eccedenti il minimale di reddito artigiani) per i pagamenti rateali
  • CPR (contributi eccedenti il minimale di reddito commercianti) per i pagamenti rateali

Quando versare i contributi INPS

Il calendario delle scadenze prevede una netta distinzione tra i contributi dovuti sul minimale e quelli dovuti sulla quota di reddito che supera il minimale.
I seguenti versamenti per i contributi dovuti sul minimale, ossia 16 maggio, 20 agosto, 17 novembre 2014 e 16 febbraio 2015 mentre per quelli dovuti sulla quota di reddito che supera il minimale, i termini sono gli stessi previsti per il pagamento delle imposte sui redditi  ossia 16 giugno (saldo e primo acconto e 30 novembre per i secondi acconti)

Aliquote Contributive 2020

Per i titolari di partita IVA lavoratori autonomi o liberi professionisti nel seguito trovate la tabella con le aliquote contributive 2020:

Professionisti
Aliquote INPS
Soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie
25,72% (25,00 IVS + 0,72 aliquota aggiuntiva)
Soggetti titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria
24%

 

Collaboratori e assimilati
Aliquote INPS
Soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali è prevista la contribuzione aggiuntiva DIS-COLL
34,23% (33,00 IVS + 0,72 + 0,51 aliquote aggiuntive)
Soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali non è prevista la contribuzione aggiuntiva DIS-COLL
33,72% (33,00 IVS + 0,72 aliquota aggiuntiva)
Soggetti titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria
24%

Aliquote contributive 2019

Tutto quanto sopra premesso, le aliquote dovute per la contribuzione alla Gestione separata per l’anno 2019 sono complessivamente fissate come segue:

Collaboratori e figure assimilate Aliquote
Soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali è prevista la contribuzione aggiuntiva Dis-Coll

34,23%

(33,00 +

0,72 +0,51 aliquote aggiuntive)

Soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali non è prevista la contribuzione aggiuntiva Dis-Coll

33,72%

(33,00 +

0,72 aliquote aggiuntive)

Soggetti titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria 24%

 

Liberi professionisti Aliquote
Soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie

25,72%

(25,00 IVS +

0,72 aliquota aggiuntiva)

Soggetti titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria 24%

 

http://www.tasse-fisco.com/varietassefisco/contributo-ivs-cosa-e-chi-lo-paga/35196/

http://www.tasse-fisco.com/consumatori/acconti-irpef-ires-irap-codici-tribut/4060/

Guida primo acconto irpef
Acconto Iva

51 Commenti

  1. Salve vorrei delle delucidazioni, ho lavorato da gennaio 2014 fino a dicembre 2014 come agente di commercio aprendo regolarmente la partita iva a gennaio ed ovviamente chiudendola a dicembre nell’anno ho fatturato circa 31000 euro. Siccome ho chiuso la partita iva vorrei sapere se devo pagare gli acconti irpef, Irap e inps.

  2. Buongiorno,
    io nel 2014 sono passato dal regime dei minimi al regime ordinario(settore edilizia) Nel 2014 ho fatturato 114 k di cui 104k imponibile. L’importo complessivo delle fatture passive(materiali+manodopera+20% acquisto furgone-sempre imponibile) è 50 k quindi con un utile di 54k. Questi giorni il commercialista mi ha dato la brutta notizia che ad agosto dovrei pagare saldo e I acconto INPS e IRPEF per un totale di 38k e a novembre altri 16K, quindi per un totale di 54k. A questo punto mi sembra che lo stato si prende tutto il mio guadagno.
    Volevo un parere sulla situazione che vi ho descritto se è normale questo fenomeno oppure c’è qualche errore da parte del mio commercialista?
    Vi ringrazio anticipatamente

  3. Ho scritto proprio un articolo dedicato al pagamento dei contributi inps per i contribuenti minimi. Lo cerchi con il motore di ricerca interno al sito e se non riesce mi riscrive

  4. Sono un pensionato. Intendo richiedere la P.I. ed aderire al regime dei minimi (mi pare possibile fino al 31/12/2015)con tassazione agevolata del 5%. D’altra parte non mi sono chiari i pagamenti da fare all’INPS. Potete indicarmeli? Se del caso è possibile fatturarne una parte?
    Grazie.

  5. Sì questo assolutamente giusto sia nella quantificazione degli importi delle percentuali della inserite sia per quello che concerne la depressione che fa sul fatto che il priore affissioni stima in genere il popolo italiano nel suo intero soggetto a una tassazione fiscale è un prelievo previdenziale a mio avviso inaudito. Ma se non vogliamo parlare del fatto Che sia molto alto in calo assoluto parlerei fatto che per quello che paghiamo dovremmo vivere come a Beverly Hills

  6. Sto cercando di rispondere a una domanda da mesi, magari in questi lidi il gentile Tasse Fisco mi sapra dire: ho aperto partita iva regime minimi nel 2014 (non l’avessi mai fatto che pareva che non avrebbero rinnovato) e ho fatturato, per il 2014, meno di 5.000 euro e appena 4-5 fatture.

    Non so, a questo punto, se devo pagare la gestione separata (avendo P.IVA) o no (avendo guadagani inferiori a 5.000 euro) e non riesco a trovare niente sul sito INPS. Ovviamente anche andando presso i loro sportelli mi hanno saputo rispondere. :(

  7. Salve, sono iscritta nel regime dei minimi dal 2014 con un guadagno di 7800 euro e mi trovo a pagare le tasse per la prima volta ho capito/letto/sentito che dovrò versare il 5% di irpef e il 27,72 % di inps entro il 16 luglio (con maggiorazione) compreso dell’acconto del 40% su inps e irpef mentre la seconda rata è del 60 % a novembre…..giusto? Praticamente con il mio stipendo e la tassazione al 32,72% non potrei vivere se non fossi sposata….grazie mille per qualsiasi vostra risposta

  8. Nel 2014 ho fatturato per complessivi 12.020 euro di cui 5.540 con ritenuta d’acconto e i restanti 6.480 euro fatturati con partita IVA aperta nel Luglio dello stesso anno (in regime fiscale di vantaggio). Dovendo versare per la prima volta i contributi INPS relativi alla gestione separata desideravo avere un chiarimento come mi devo comportare?
    Grazie

  9. Buon giorno, dall’anno prossimo desidero aprire partita iva a regine forfettario optando per un regime contributivo agevolato, come previsto dalla legge. So che i contributi previdenziali saranno proporzionali al fatturato prodotto, ma secondo quale percentuale? In che modo é possibile calcolare il dovuto?

    Grazie

  10. buonasera,vorrei una delucidazione in merito ai contributi che devo pagare alla gestione separata.
    Ho un contratto di collaborazione occasionale senza partita iva e ho superato i 5000 euro.La quota eccedente è soggetta a tassazione del 28,72% da versare alla gestione separata:la devo versare tutta io o solo 1/3 (cioè il 9,57% del lordo percepito)? il 20% di ritenuta d’acconto irpef rimane invariata cioè si somma al 28,72% come ritenute ? Vi ringrazio anticipatamente per la risposta.

  11. Sono pensionata e ho aperto partita iva dal 2012 iscrivendomi alla gestione separata inps. Nel 2014 ho emesso due fatture che ad oggi, 27Novembre,non mi sono state pagate. Entro il 01/12/2014 devo pagare l’acconto per i redditi presunti del 2014 alla gestione separata inps?
    Chiedo un consiglio ponendo i 2 casi possibili:

    CASO 1:Se pago,ma non incasso il corrispettivo delle fatture entro il 31/12/2014 e il mio ricavo del 2014 risulta 0 l’inps mi restituisce ciò che ho pagato?

    CASO 2: Se non pago all’01/12/2014,ma riscuoto le fatture entro il 31/12/2014 cosa succede?

    Mille grazie!

  12. Sono superminima dal 2013 e a giugno 2014 ho fatto mod. Unico pagando tass. separata IRPEF nonche’ contributi INPS ( gestione separata INPDAP) sull’utile.
    Ho pagato anche il primo acconto sia per tass. separata che per contributi INPS-
    Nel 2014 non ho conseguito alcun reddito.
    Domando se posso omettere di pagare l’acconto di novembre anche per i contributi INPS, oltre che per l’ag. Entrate.
    La circolare INPS 17 del 7 ott. 1999, che nega l’autoriduzione degli acconti, mi lascia nel dubbio.

  13. Il 5% ai fini Irpef (imposta sostitutiva) e quello che ti residuerà da pagare tra quanto hai versato a titolo di inps in acconto e d il saldo.

  14. buongiorno,sono un consulente immobiliare,iscritto all’albo agenti immobiliari, vorrei capire la tassazione a cui andrò incontro quest’anno avendo aperto partitia iva a regime dei minimi con un collega.
    Attualmente ho un fatturato di circa 25.000€ con spesa dell’ufficio di circa 1500€ e altre 500€ di cancelleria ecc. Pago le 4 rate di inps che scaricherò e avrò un utile di circa 20.000€.

    Su questa cifra devo calcolare il 5% di tasse e in più il 22% di inps oltre a quello che ho gia versato? sbaglio?
    O solo il 5%?
    Grazie Diego

  15. L’ho scritto il codice tributo con cui versare l’imposta sostitutiva dei minimi A istituire i codici, la risoluzione n. 52/E del 25 maggio:
    •1793 acconto prima rata
    •1794 acconto seconda rata o in unica soluzione
    •1795 saldo.

    I codici tributo vanno riportati nella sezione “Erario” in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati” con indicazione dell’anno d’imposta cui si riferisce il versamento. Il codice tributo 1795 può essere utilizzato anche in corrispondenza degli “importi a credito compensati”.
    In caso di versamenti rateali, per i codici 1793 e 1795, nel campo “rateazione/regione/prov./mese rif.” va indicato il numero della rata nel formato “NNRR” dove “NN” rappresenta il numero della rata in pagamento e “RR” il numero complessivo delle rate. Se il pagamento avviene in un’unica soluzione, andrà scritto “0101”.

  16. Salve, ho aperto la partita iva come a maggio 2013 come ditta individuale nei super minimi (5%). ho 34 anni e il mio fatturato complessivo è di 5224 euro… quindi come IRPEF al 5% devo versare 261,20.

    cos’altro devo versare? e qual’è il codice tributario per l’imposta sostitutiva irpef da inserire nel F24?

    Grazie

  17. Il contributo minimo esiste per la gestione commercianti dell’INPS ma lei è sicuro che un fotografo deve essere iscritto in quella gestione? Altrimenti provi a rivedere il suo codice attività, forse lo ha scelto male e poi per un fotografo è proprio richiesto di essere iscritto al registro delle imprese. Non che l’alternativa (ossia l’iscrizione alla gestione seprata per un profesisonista sia motlo più conveniente, però provi prima a fare un passaggio leggendo anche l’articolo dedicato alla
    gestione separata INPS dei professionisti

  18. Salve , ho una partita iva dal 2010 e sono registrato al registro delle imprese come Regime aggevolato.Avendo uno studio fotografico mi hanno imposto di pagare L’inps come commercianto cioe’intorno ai 3000 euro l’anno,ma adesso proprio non ce la faccio piu’a sostenere le spese e molto probabilmente chiudero’, ma la mia domnda e’…avendo un regime aggevolato non potrei pagare l’imps in base al reddito ?vi prego rispondete prima possibile

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