Revisione moto 2021: Tempi, costi e prenotazione telematica

Moto Guzzi modello Airone, colore rossoLa revisione della motocicletta è una procedura che viene svolta periodicamente per assicurare le condizioni delle moto (così come esiste la revisione di altri veicoli, come le automobili). E’ costituita da una serie di controlli che devono risultare adeguati a quanto stabilito dalla legge, solo così è possibile circolare legalmente. Vengono controllate tutte le componenti che, se usurate, possono inficiare la sicurezza del mezzo e quindi di conducente e passanti, inoltre è posto sotto verifica il livello di emissioni del mezzo ed anche la rumorosità.

Novità Post Decreto Cura Italia per Corona Virus

Il Decreto Cura Italia 2020 emanato dal Governo conte per far fronte al dilagarsi dell’emergenza sanitaria dovuta al corona virus ha portato ad una proroga anche degli adempimenti legati alla revisione delle auto e delle moto. Per effetto di queste novità i nuovi termini di scadenza della revisione slittano di tre mesi anche se nulla vieta di poter fin da subito procedere ugualmente in quanto le attività non sono state sospese.

Nel seguito le nuove scadenze per la revisione delle auto, moto, scooter e veicoli in generale:

  • veicoli la cui revisione è in scadenza nei mesi marzo, aprile, maggio, giugno e luglio  entro il 31 ottobre 2020;
  • veicoli la cui scadenza per la revisione ricadrebbe nel mese di agosto invece restano confermati alla scadenza del entro il 31 agosto e lo stesso anche per quelle che scadrebbero nei mesi successivi

Costi Revisione Moto 2020

Nel seguito le tabelle vigenti per la revisione moto 2020

Revisione moto 2020 costo
Motorizzazione 45 euro
Agenzie ACI 65,25 euro
Centri di Revisione e Officine autorizzate 66,80 euro di cui: 45 euro costo revisione + 9,90 euro di IVA 22% + 10,20 euro: diritti Motorizzazione + 1,80 euro: bollettino postale.

Come fare la Revisione Moto 2020

L’articolo 80 del codice della strada prevede l’obbligatorietà della revisione per le moto, dando la possibilità di svolgerla presso Motorizzazione Civile od anche officine private purché autorizzate. Viene stabilita una certa periodicità dell’operazione, garanzia di ulteriore controllo, secondo la quale la prima revisione deve essere effettuata dopo quattro anni dalla data della prima immatricolazione, mentre le successive saranno svolte a distanza di due anni l’una dall’altra. Esistono poi casi particolari in cui può essere disposto diversamente, nel caso ad esempio di un incidente stradale, in cui sia stata coinvolta la moto, la revisione può essere richiesta prima che intervenga la sua scadenza naturale. Una moto con revisione scaduta, non può in alcun caso circolare su strada, anche per raggiungere la sede dell’officina in cui verrà effettuato il controllo deve essere trasportata oppure portata a mano ove possibile.

Quest’anno sono state apportate delle modifiche al testo normativo, alcune entreranno in vigore l’anno prossimo, altre sono già attive. Novità di maggior rilievo per i possessori di moto ed altri veicoli, sarà la prenotazione obbligatoria per via telematica. Il cambiamento si farà sentire soprattutto per chi, non avvezzo al ricordo delle scadenze, riusciva all’ultimo minuto ad effettuare in tempo la revisione, magari prendendo accordi verbali con l’officina vicina per il giorno stesso o comunque in un arco temporale molto ristretto. Con la nuova normativa del Ministero dei Trasporti è resa infatti obbligatoria la prenotazione telematica, questo significa che sarà necessario recarsi prima alla Motorizzazione Civile, presso l’esercente abilitato o presso agenzia ACI per prendere appuntamento in via completamente telematica per far revisionare la moto, inoltre il pagamento sarà anticipato. Effettuando la prenotazione sarà necessario presentare la carta di circolazione del mezzo e la propria patente, questo perché i dati in seguito verranno inseriti in un database informatico.

L’addetto al collaudo della moto, una volta effettuate tutte le procedure previste per l’attestazione dello stato di salute del mezzo, dovrà obbligatoriamente provvedere ad inserire i dati del veicolo sul database della Motorizzazione Civile. L’utilizzo di questo sistema permetterà all’amministrazione competente il controllo in tempo reale delle situazioni dei possessori, i quali potranno essere multati in caso di inadempimento.

Multe per Revisione Scaduta 2020

Infatti, considerando che dette operazioni sono per legge obbligatorie, chi non sarà in regola sarà passibile di sanzione che varia dai 155 euro fino ai 624, ed in aggiunta verrà disposto il ritiro del libretto di circolazione. La centralizzazione dei dati permetterà alle autorità di fare controlli molto più rapidi ed efficienti, così da poter individuare anche chi evade la legge da più anni, in questi casi per penalizzare la recidività di tali comportamenti, le sanzioni potranno essere aumentate anche al di sopra del limite massimo fissato.

Inoltre le cose si complicano perché le officine non potranno effettuare nessuna revisione se essa non sia stata prenotata preventivamente. L’iter sarà rigido, solo successivamente al pagamento ed alla prenotazione sarà possibile effettuare il controllo alla moto, in seguito l’esperto inserirà i dati con esito positivo sul sistema informatico ed essi saranno aggiornati immediatamente. Il tutto, ancora per quest’anno, verrà ufficializzato tramite rilascio del tagliando adesivo attestante l’avvenuta revisione della moto. Si, perché entro ottobre del prossimo anno anche il tagliando verrà investito dal cambiamento. Un’apposito decreto ha sancito infatti la sua sostituzione con un nuovo contrassegno assicurativo elettronico, che consiste in un chip che verrà fornito dall’assicuratore al momento della stipula della polizza. Non vi sarà più, ovviamente, l’obbligo di esposizione del tagliando, ma semplicemente consultando il chip sarà possibile per le autorità ottenere tutte le informazioni necessarie circa la scadenza e l’assolvimento del pagamento del premio dell’assicurato.

I controlli, con le novità apportate dal Ministero, saranno quindi più frequenti, precisi ed immediati, consentendo addirittura di inviare direttamente a casa del proprietario trasgressore la multa per mancata revisione, contestualmente alla comunicazione della sospensione della carta di circolazione, fino a quando egli non provveda a regolarizzare la propria posizione.

Si legge, nella prima parte della circolare del Ministero dei Trasporti, che l’introduzione di detta tecnologia, ha permesso agli operatori del sistema un maggior grado di cooperazione e collaborazione. Inoltre il fine ultimo deve essere rappresentato dalla volontà di unificare le procedure su tutto il territorio nazionale, semplificare le modalità con cui vengono prenotate le revisioni ed i collaudi ed infine dematerializzare tutta una serie di documenti, in favore di un’amministrazione sempre più snella e funzionale.

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