Regime dei minimi 2012: contribuenti minimi e regime fiscale semplificato

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Finalmente sono arrivati alcuni chiarimenti sul nuovo regime fiscale dei minimi  con tassazione irpef al 5% introdotti con la manovra economica 2011 e che avevano fatto scattare una serie di domande sull’applicazione da parte dei nuovi titolari di partita Iva.
Ma è interessante anche per i vecchi minimi 201o e 2011 e gli aderenti al regime delle nuove iniziative imprenditoriali (o ferfettini e forfettoni): qui cerchiamo di darne una sintesi, senza pretesa di esaustività, perchè gli aspetti sono tanti e vanno dall’apertura della partita Iva alla modalità di compilazione della fattura dei contribuenti minimi.

Vi segnalo che oltre ai requisiti che già trovate nell’articolo dedicato alla guida al nuovo regime fiscale dei minimi l’agenzia chiarisce che la condizione da rispettare rispetto al fatto che l’attività per cui si intende aprire la partita Iva non deve costituire, in nessun modo, una mera prosecuzione di altra attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente, non opera laddove il contribuente dia prova di aver perso il lavoro o di essere in mobilità per cause indipendenti dalla propria volontà.

Requisiti per accedere al nuovo regime dei contribuenti minimi 2012

In sintesi quindi i requisiti per accedere al regime dei minimi sono soggetti  residenti fiscalmente in Italia che non hanno percepito compensi ragguagliati  all’anno superiori a 30 mila euro, che non effettuano cessioni all’esportazione,  non hanno sostenuto speso per lavoratori dipendente o collaboratori e non hanno  erogato somme di denaro sotto forma di utili da partecipazione, che nel triennio  solare precedente non hanno sostenuto spese per beni strumentali superiori ai 15  mila euro (ragguagliate se ad uso promiscuo ossia prendete solo il 50%), che non  si avvalgono di regimi speciali ai fini iva (ex editoria, agenzia viaggio, ecc),  che non effettuano compravendita di immobili cessioni di fabbricati o porzioni o  di terreni ex articolo 10 comma 8 del decreto Iva, che non sono soci di società  di persone, associazioni o srl ovvero società a responsabilità limitata e altri che trovate nel precedente articolo sulla guida al regime dei minimi.

Rispetto al requisito della “prosecuzione dell’attività non precedentemente svolta…” […] non opera laddove il contribuente dia prova di aver perso il lavoro o di essere in mobilità per cause indipendenti dalla propria volontà. Inoltre si chiarische che l’elmento della novità  nello svolgimento dell’attività per inizio di una nuova attività produttiva, si fa riferimento allo svolgimento effettivo e all’inizio effettivo della stessa; non alla sola apertura della partita Iva, ribadendo de facto quanto dicevamo in merito all’elemento sostanziale e non puramente formale del’apertura della partita iva.

Durata del Regime fiscale dei minimi

Tuttavia nel succesivo punto 3 del provvedimento si dice che la durata del regime è di cinque anni e che i soggetti che non hanno ancora compiuto il trentacinquesimo anno di età possono continuare ad applicare il regime fiscale di vantaggio fino al periodo di imposta di compimento del trentacinquesimo anno di età, senza esercitare alcuna opzione espressa. Dal chiarimento emerge che anche laddove il quinquennio sia terminato potenzialmente il regime può perdurare ma non oltre il compimento del 35esimo anno di età.

Durata del Regime minimi per gli over 35

Per tali soggetti il regime se inizia nel 2012 potrà avere una durata massima di 5 anni e sempre stante il rispetto anche degli altri requisiti dimensionali e qualitativi (ricavi, beni strumentali, novità dell’attività). L’accesso sarebbe consentito anche agli over 35  non solo a mio modesto avviso ma anche come indicato da due call center dell’agenzia delle entrate da me contattati  e anche a seguito di qaunto emerso nel corso della giornata dedicata a telefisco 2012. Qualora inoltre si abbia già fruito del regime dei minmi dal quinquennio si dovranno scorporare gli anni di fruizione.

Durata del regime minimi per gli under 35

Per tali soggetti il regime invece potrà durare anche oltre i cinque anni ma non oltre il compimento del 35esimo anno di età.

Che fine fanno i forfettoni o forfettini ex art. 13 della Legge 388 del 2000
Coloro che hanno aderito al regime delle nuove iniziative imprenditoriali “possono accedere al regime fiscale di vantaggio per i periodi di imposta residui al completamento del quinquennio ovvero non oltre il periodo di imposta di compimento del trentacinquesimo anno di età. Resta fermo il vincolo triennale conseguente all’opzione per il regime ordinario”. Ora non chiedetemi cosa intenda l’agenzia per questo “ovvero” perchè se avesse voluto far escludere anche gli over 35 bastava scrivere “e comunque non superiore al 35esimo anno di età“. Esistono tuttavia differenti situazioni che sono sotto riepilogate a cui si cerca di dare una interpretazione.

Contribuenti con più codici attività
Per coloro che hanno più codici attività purtroppo si fà riferimento non più al criterio dell’attività prevalentemente esercitata rispetto al volume d’affari ma ai ricavi complessivamente realizzati nel perdio di imposta. Questo sempre monitorare il limite dei 30 mila euro di ricavi annui che ci permette di restare nel regime: ma questo già lo avrete letto nella guida al nuovo regime fiscale dei minimi .

Nessuna ritenuta in fattura
A sorpresa prevale quanto detto nei precedenti articoli relativamente alla fattura dei contribuenti minimi per cui non si applicherà alcuna ritenuta in fattura verso i clienti da parte dei minimi solo che bisognerà rilasciare un’attestazione con cui si afferma che si usufruisce del regime dei minimi ex Dl 98 del 2011, pertanto quello che fatturerete è quello che incasserete e sul quale andrete a pagare l’imposta sostitutiva del 5%.

L’imposta sostitutiva cosa copre
L’imposta sostitutiva dei contribuenti minimi copre il pagamento prima di tutto dell’irpef e anche delle addizionali regionali e comunali (che tanto per dirlo anche queste saranno oggetto di aumento nel 2012).

Fattispecie particolari:

  1. Regime delle nuove iniziative imprenditoriali nato per esempio nel 2004: cessa perchè aveva durata triennale e non possono accedere titolari di partita Iva accese prima del primo gennaio 2008.
  2. Regime delle nuove iniziative imprenditoriali nato per esempio nel 2010: potrebbero in teoria accedere al regime ma solo per gli anni residui di completamento del regime quinquennale (3 anni considerando che i primi due anni hanno fruito di altro regime agevolato).
  3. Regime dei minimi nato nel 2008: può passare al nuovo regime fiscale agevolato dei minimi ma solo per la durata residua del quinquennio passando così da una tassazione al 20% ad una al 5%. Diciamo che per questa categoria abbiamo una bella sorpresa.
  4. Regime dei minimi nato nel 2012: durata del regime quinquennale e laddove tra cinque anni abbia ancora meno di 35 anni potrà godere del regime fiscale agevolato dei minimi con tassazione al 5% anche fino al compimento del trentacinquesimo anno di età.

Leggete sempre gli articoli e le norme correlate che possono esservi utili e darvi maggiori informazioni.

Guida regime dei Minimi

79 Commenti

  1. Buonasera, io sono già lavoratore dipendente a tempo pieno presso azienda privata, aprendo la partita IVA regime dei super minimi potrei svolgere dei piccoli lavoretti d,ufficio e varie presso un altra azienda e rilasciare fattura con regime dei minimi?? Inoltre pagando già i contributi come lavoratore dipendente a tempo pieno non devo iscrivermi alla gestione separata INPS giusto?? Dovrò solo pagare il 5% di tasse e stop?? Grazie

  2. Salve sono un’assistente sociale dal maggio 2010 al maggio 2012 ho lavorato presso una Pubblica amministrazione con due contratti a tempo determinato per sostituzione maternità. Da maggio 2012 sono rimasta disoccupata, in seguito a luglio 2013 mi è stato proposto un contratto tramite apertura di partita iva sempre in presso una pubblica amministrazione Volevo sapere avendo 31 anni se c’era la possibilità di utilizzare il regime dei minimi dato che mi par di capire che avendo svolta l’attività per due anni consecutivi anche se con un contratto a tempo determinato non potrei utilizzarlo. Inoltre considerando che il mio compenso mensile è neanche di mille euro supero di poco i 5 mila previsti all’anno di fatturazione dunque andrei a pagare tanto in tasse?

  3. Buongiorno,
    cambiando il codice Ateco, si perdono i requisiti per mantere il regime dei minimi?

  4. Non ti puoi regolare così a piacimento ma dipende dalla natura della prestazione occasionale che svolgi. Se come quella per cui hai aperto la partita iva devi fatturare se diversa fai la ricevuta fiscale. IL limite di 5 mila euro non riguarda la possibilità o meno di emettere la fattura ma l’obbligo ad iscriverti alla gestione separta INPS.

  5. salve, io usufruisco del regime dei minimi, e volevo chiedervi se per prestazioni occasionali di cui non necessitano fattura,rilasciando la ricevuta semplice se pago le tasse su quest’ultima…e inoltre se c’è un tetto massimo non so mensile o annuale o di cifre per ricevuta semplice, cosi da potermi regolare sulla scelta di una anzichè l’altra.

  6. Buongiorno
    mi sono licenziata da un posto fisso dove svolgevo attività di consulente commerciale e la mia prossima azienda mi offrirà inizialmente un contratto con ritenuta per poi chiedermi di aprire partita iva per svolgere lo stesso lavoro che facevo precedentemente.
    Posso aprire partita iva agevolata?
    Nel caso cambiassi nuovamente lavoro e diventassi nuovamente lavoratore dipendete cosa comporterebbe chiuderla?
    Grazie mille

  7. Se le hanno fatto firmare una busta paga non significa lavorare in nero. Certo bisognerebbe vedee cosa le hanno fatto firmare. L’mportante è che uno dei due versi le imposte….prendendo molto alla larga il concetto di tax compliance. Per mettersi in regole per bene invece si, cfaccia come dice lei ed apra finalmente una partita Iva. Sui controbuti invece fossi in lei non avrei fretta di versarli, tanto prima che uno li vede ormai ne passa di tempo.

  8. Salve sono un ragazzo madrelingua inglese. Voglio aprire la partita iva per regolarizzare la mia posizione di insegnante. Ho svolto prima questa attività ma in nero o come “collaboratore” senza firmare contratto, metto solo firma su una specie di busta paga che mi danno. Posso aprire partita iva agevolata e finalmente pagare i miei contributi ? Grazie!

  9. Sono disoccupato da oltre due anni ed esattamente dal marzo 2010, quando con la mia socia di una S.N.C., abbiamo deciso di alienare un ristorante, pizzeria, affittacamere. La società è ormai chiusa da più di un anno ed ha lasciato conseguenze economiche e difficoltà che via via stiamo risolvendo.( siamo positivi….abbiamo ormai risolto!!!)
    Mi è stata proposta la collaborazione, quale informatore scientifico con iscrizione all’enasarco e obbligatoria apertura di partita iva.
    Posso aderire anche io al regime dei minimi?? tenendo conto che HO 45 ANNI…..quale regime è più consono alle mie caratteristiche.
    Molto grato per l’eventuale risposta porgo distinti saluti.

  10. Purtroppo si in quanto la sua, seppur poco frequente realizza i presupposti di applicazione dell’Iva in quanto attività economica abituale.

  11. Ho un lavoro dipendente e per hobby 3 volte la settimana insegno in palestra, con un incasso annuale di 2000€. La palestra è una sas e mi chede di regolarizzare la mia posizione ( non vogliono assumermi come dipendente ), la commercialista mi dice che l’unica soluzione è quella del regime dei minimi. Mi confermate che per un guadagno così irrisorio mi convenga aprire una partita iva seppur agevolata?

    Grazie

  12. Spero che qualcuno mi sappia rispondere:
    vorrei aprire la partiva iva agevolata, avendo tutti i requisiti e meno di 35anni, ma ancora non ho fatto l’esame di stato, quindi se apro la p. iva per il 2012 e poi a gennaio passo l’esame di stato e potrei iscrivermi all’ordine, perdo l’agevolazione della partita iva o posso mantenerla fino ai 35 anni semplicemente cambiando il codice da non professionista a professionista?

    grazie.

  13. Non applichi l’Iva e non applichi la ritenuta ma devi indicare in fattura i riferimenti normativi che riguardano i contribuenti minimi.

  14. Ma per capire meglio, io che usufruisco di questa agevolazione, offro consulenza, in fattura non metto la ritenuta d’acconto, ed è chiaro ….ma per l’Iva come funziona?

  15. Buonasera, direi che se il figlio non lavorava dal padre precedentemente io ci vedo rispettato il requisito della novità e della non prosecuzione dell’attività precedentemente svolta.

  16. Ho un dubbio che voglio sottoporre alla vs. attenzione:
    un soggetto ha cessato l’attività nel 2011 cedendo tutta l’attrezzatura,locale compreso, al figlio che ha aperto a set/2011 una nuova partita iva e svolge la stessa attività del padre.
    Può, il soggetto, rientare nel regime dei superminimi (ne ha tutti i requisiti) o si configura la mera prosecuzione di attività e quindi ne resterebbe fuori?
    Grazie

  17. Con riferimento all’Art. 27 comma 2B inerente la mera prosecuzione di un attività, avendo aperto la partita IVA nel 2010, fatturando ad un solo clienti posso passare al nuovo regime dei minimi continuando la stessa attività per clientela e tipologia? Eventualmente per quando tempo ancora visto che ho 29 anni?
    Grazie mille

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