Imposte di registro ipotecarie e catastali: quale prezzo di vendita inserire nell’atto di acquisto casa?

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Aggiornato il 4 Maggio 2023

casa con uominiIn caso di vendita di una casa, immobile, fabbricato o appartamento ci si pone il problema del prezzo da indicare nell’atto in quanto, come accadeva in passato, si è soliti cercare di inserire un valore inferiore al prezzo realmente pattuito tra le parti, al fine di pagare minori imposte di registro o Iva ed imposte ipotecarie e catastali. In questa sede tralasciamo l’ipotesi di cessione di terreni in quanto seguono una disciplina fiscale differente.

Fortunatamente l’evoluzione normativa, il decreto bersani 223 del 2006, la legge comunitaria del 2008 sull’accertamento del valore degli immobili, le sentenze e altro, hanno indotto sempre più i contribuenti a dichiarare l’effettivo prezzo di cessione senza sottrarre più nulla al fisco in termini di minori valori dichiarati ed hanno imposto all’agenzia delle entrate di verificare anche che le presunzioni siano gravi precisi e concordanti. Lo spettro che ci troviamo davanti è quello solito dell’accertamento di un maggiore valore immobiliare rispetto a quello che abbiamo indicato nell’atto di vendita (detto anche ACCERTAMENTO IMMOBILIARE) con la conseguenza di vedersi ricapitare una cartella di pagamento in cui ci si dice che dobbiamo pagare una maggiore imposta di registro oltre sanzioni e interessi legali. Dall’ottica dell’agenzia delle entrate ciò che fa attivare un accertamento immobiliare da parte del fisco è la dichiarazione di un prezzo di cessione inferiore al valore normale della casa. Il faro nella determinazione del valore da inserire nell’atto è quindi il valore normale della casa.

Valore Normale dell’immobile, casa appartamento o fabbricato

Ma cosa intendiamo per valore  normale di una casa o di un appartamento non è così semplice, in quanto dovremmo prima di tutto fare riferimento a quanto descritto nell’articolo 14 del DPR 633 del 1972 e articolo 9 comma 3 del Testo Unico delle Imposte sui redditi. Noi siamo sempre abituati a valutre il valore di un immobile facendolo periziare da quanti più agenti immobiliari possibile e magari aggiungendo qualcosina in più, ma non abbiamo (almeno nella stragrande maggioranza dei casi) uno strumento tecnico che mi aiuta a quantificare in modo ragionevole il prezzo a cui posso vendere una casa, un immobile un appartamento in qaunto le variabili in gioco sono tante e diverse tra loro e talvolta non correlate (oggettive di mercato, ma anche soggettive come valore affettivo, disponibilità finanziarie ecc).

Dopo il 2008 il valore normale degli immobili viene inviduato sulla base di periodici provvedimenti che fissano prezzo medi appunto il valore normale degli immobili, case fabbricati attraverso un apposito provvedimento. Il primo di questo è stato quello OMI del 27 luglio 2007 che ci da gli strumenti per la quantificazione del valore normale dell’immobile, casa appartamento o fabbricato che sia esclusi i terreni.

Valore minimo da indicare nell’atto

Inutile dire che l’indicazione dell’esatto prezzo di cessione nell’atto è la via da seguire e il prezzo esatto base per determinare anche l’imposta di registro da versare. (Stiamo sempre parlando di cessioni tra persone fisiche e come tali escluse dall’ambito di applicazione dell’Iva). Il valore minimo da indicare nell’atto per non essere oggetto di accertamento automatico del fisco è pari a alla rendita catastale moltiplicato per 115,5 se l’acquirente sta acquistando una prima casa. Parliamo sempre di immobili abitativi e relative pertinenze esclusi A/10 e C/1. Nel caso invece di acquisto di una seconda casa l’accertamento automatico da parte del fisco scatterà se dichiarete un prezzo di cessione inferiore alla rendita catastale moltiplicata per 126. Il calcolo va fatto in quanto l’acquirente (ma anche il venditore che è soldalmente responsabile ricordiamolo per il pagamento delle imposte di registro ed ipotecarie e catastali) possono optare per la determinazione dell’imposta di registro secondo il metodo del prezzo valore.

Se si acquista una prima casa Rendita catastale x 115,5
Se si acquista una seconda casa o altre case diverese dalla prima Rendita catastale x 126,0

In tal modo l’imposta si pagherà sulla base della rendita catastale ed indipendentemente dal prezzo pattuito che potrà essere maggiore dell’imposta di registro che viene applicando la rendita catastale, ma che potrà anche essere inferiore. Da ricordarsi che l’onere della prova è a carico nostro pertanto potrebbe anche verificarsi il caso che abbiamo correttamente indicato l’imposta di registro ed il prezzo di cessione nell’atto ma veniamo comunque accertati. Ricordo che l’onere della prova è a carico nostro pertanto dovremmo essere noi a dimostrare che il calcolo effettuto è corretto e rispondente al vero.

Se non sapete cosa si intende per prima casa potete leggere l’articolo dedicato alle agevolazioni fiscali prima casa in cui ne trovate le definizioni.

Compravendite immobiliari effettuati dopo il decreto bersani

Per le cessioni effettuate dopo il 4 luglio 2006 valendo lo scostamento tra prezo di cessione e valore OMI come un presunzione semplice che dovrà pertanto essere valutata dal Giudice e dovrà essere grave precisa e concordante per essere accolta e portare alla condanna del contribuente al pagamento delle maggiori imposte non versate.

Nel prossiamo articolo poi potrete avere un’idea di come comportarsi e cosa fare nel caso di un accertamento immobiliare da parte dell’agenzia delle entrate e di una cartella di pagamento sulla vendita di una casa con alcuni spunti da prendere in considerazione per vedere se e come impostre una difesa in un ipotetico contenzioso o anche difronte ad una richiesta di informazioni da parte dell’agenzia delle entrate.

La Legge Comunitaria 2008 La legge comunitaria intervenuta nel 2008 tuttavia è intervenuta proprio sull’articolo 54 comma 3 dell’accertamento annullando quasi totalmente questo quadro normativo in quanto, dando al differenziale di valore il significato di presunzione semplice, ha di fatto imposto all’agenzia delle entrate di verificare che le previsioni siano caratterizzate dalla gravità, precisione e concordanza. Questo implica che non sarà sufficiente solo la differenza tra valore normale e prezzo di cessione, ma l’agenzia delel entrtate dovrà produrre anche evidenze documentali che attribuiscano alle sue pretese anche queste tre caratteristiche.

Cosa sono i Valori OMI

I valori OMI sono quelli presi a riferimento dal fisco e dall’agenzia delle entrate per vedere quale è il valore normale di un immobile ossia il valore a cui noi dovremmo vendere o acquistare a cui vendere una casa. Nei prossimi articoli potrete legger l’articolo dedicato ai Valori OMI per il valore normale degli immobili.

Vi ricordo inoltre qualora ne aveste bisogno quali sono le imposte di registro, ipotecarie e catastali derivanti dalla cessione di fabbricati, terreni in diverse fattispecie:

Prezzo di cessione ipotizzato
 200.000,00
Acquisto casa tra persone fisiche 
Fino al 31 dicembre 2013 Dal 1° gennaio 2014 Risparmio Risparmio
Imposta registro 3% 2% 1% 2000
Imposta ipotecaria 168 50 118
Imposta catastale 168 50 118
Acquisto casa da un’impresa
Fino al 31 dicembre 2013 Dal 1° gennaio 2014 Risparmio Risparmio
IVA 4% 4% 0% 0
Imposta registro 168 200 -32
Imposta ipotecaria 168 200 -32
Imposta catastale 168 200 -32
Acquisto prima casa da un privato
Fino al 31 dicembre 2013 Dal 1° gennaio 2014 Risparmio Risparmio
Imposta registro 7% 9% -2% -4000
Imposta ipotecaria 2% 50 3950
Imposta catastale 1% 50 1950
Acquisto seconda casa da un’impresa (imponibile IVA)
Fino al 31 dicembre 2013 Dal 1° gennaio 2014 Risparmio Risparmio
IVA 10% 10% 0% 0
Imposta registro 168 200 -32
Imposta ipotecaria 168 200 -32
Imposta catastale 168 200 -32
Acquisto casa in immobile storico o artistico non “prima casa” da un privato
Fino al 31 dicembre 2013 Dal 1° gennaio 2014 Risparmio Risparmio
Imposta registro 3% 9% -6% -12000
Imposta ipotecaria 2% 50 3950
Imposta catastale 1% 50 1950
Acquisto capannone industriale da un’impresa (imponibile IVA) 
Fino al 31 dicembre 2013 Dal 1° gennaio 2014 Risparmio Risparmio
IVA 22% 22% 0% 0
Imposta registro 168 200 -32
Imposta ipotecaria 3% 200 5800
Imposta catastale 1% 200 1800
Acquisto capannone industriale da un’impresa in esenzione
Fino al 31 dicembre 2013 Dal 1° gennaio 2014 Risparmio Risparmio
Imposta registro 168 200 -32
Imposta ipotecaria 3% 200 5800
Imposta catastale 1% 200 1800
Acquisto terreno agricolo da un privato 
Fino al 31 dicembre 2013 Dal 1° gennaio 2014 Risparmio Risparmio
Imposta registro 15% 9% 6% 12000
Imposta ipotecaria 2% 50 3950
Imposta catastale 1% 50 1950
Acquisto terreno edificabile da un privato 
Fino al 31 dicembre 2013 Dal 1° gennaio 2014 Risparmio Risparmio
Imposta registro 8% 9% -1% -2000
Imposta ipotecaria 2% 50 3950
Imposta catastale 1% 50 1950
Acquisto terreno edificabile da un’impresa (imponibile IVA)
Fino al 31 dicembre 2013 Dal 1° gennaio 2014 Risparmio Risparmio
IVA 22% 22% 0 0
Imposta registro 168 200 -32
Imposta ipotecaria 168 200 -32
Imposta catastale 168 200 -32

Imposta Ipotecaria e Catastale: da sapere

Se nella dichiarazione di successione e/o nella dichiarazione sostitutiva o integrativa, sono indicati beni immobili, i beneficiari devono provvedere, nei termini prescritti per la presentazione della dichiarazione di successione, e quindi entro 1 anno dalla data di apertura della stessa, alla liquidazione e al versamento:

  • dell’imposta di trascrizione, o ipotecaria, nella misura del 2% del valore attribuito agli immobili, ovvero nella misura fissa di 200,00 euro se sussistono le condizioni per usufruire delle agevolazioni prima casa;
  • dell’imposta catastale nella misura dell’1% del valore attribuito agli immobili, ovvero nella misura fissa di 200,00 euro se sussistono le condizioni per usufruire delle agevolazioni prima casa

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41 Commenti

  1. Buon pomeriggio
    Dovrei acquistare un box auto di 25 mq a 12000 euro. Grande affare. In zona si parla di 1000 euro mq. Il suo valore di rendita catastale è di 21921. Posso incorrere in sanzioni se pago imposta di registro in base alla rendita catastale?
    Grazie

  2. Buongiorno,
    grazie per la risposta. Avendo due figli minorenni posso intestare a loro un 30% ciascuno della casa così pagano le tasse come prima casa e il 40% a me?Ci sono delle procedure particolari da seguire?
    Ancora grazie e cordiali saluti.

  3. pagherà imposte do registro in misura ridotta pari al 2% del valore catastale ma dovrà avere cura di vendere la prima abitazione entro un anno dal primo acquisto pena l’applicazione di sanzioni sulla minore imposta versata per casa nuova (9%-2% = 7% + Sanzioni 30% ed interessi)

  4. buongiorno,
    sono proprietario di un alloggio pagato 150.000 da impresa acquistato con le agevolazioni prima casa.
    Volendo comprare una casa indipendente a 237.000, rendita catastale 790,18, sempre nello stesso comune, che vorrei adibire a prima casa a quali spese vado incontro? Entro quanto devo vendere l’alloggio? In caso di mancata vendita quanto dovrò pagare di tasse e multe?
    Ringrazio per la risposta e porgo cordiali saluti.

  5. Buongiorno mio fratello mi vende le sue quote di alcuni terreni e fabbricati (magazzini C2) ad un prezzo molto basso . Per metà sono già miei . Rischio qualche accertamento se il prezzo di vendita è troppo basso?

  6. L’osservatorio OMI non dice questo per cui deve sempre verificare con la zona di riferimento.

  7. Con il crollo del settore immobliare è ormai spesso assurdo pagare l’imposta sul “valore reale” , ovvero catastale, che di reale ha un bel nulla. Prezzo di un piccolo bilocale a Torino 30000 euro, valore catastale calcolato 49000 euro.

  8. Buongiorno, nel caso di acquisto da privato di un locale cantina cat. C/2 da annettere come pertinenza alla mia abitazione principale, mi confermate che l’imposta di registro minima è 1000 euro?
    Grazie

  9. certamente, se proprio lo deve fare. Non incorrere in multe o sanzioni. Al più potrebbe verificare se q auto lo sta vendendo è un valore più basso di quello che verrebbe fuori con l’applicazione del prezzo-valore. provi comunque a verificare se il prezzo di vendita è al di sotto delle valutazioni OMI osservatorio immobiliare italiano. Potrebbe infatti esporla ad un possibile accertamento dell’agenzia delle entrate anche nel se nel suo caso è più che difendibile e la possibilità sarebbe anche remota a mio modesto avviso. Tuttavia vale la pena approfondire. Se le può essere di aiuto sfrutti il motore di ricerca interna al sito per leggere l’articolo basato sugli accertamenti fiscali da OMI

  10. Buongiorno. È possibile vendere un immobile (seconda casa) ad un prezzo inferiore rispetto a quello a cui era stato precedentemente acquistato?
    Sto parlando di un monolocale in centro storico di una città.

  11. Faccia opzione per il pagamento dell’imposta di registro secondo il prezzo-valore in sede di atto e non avrà problemi

  12. Buona sera,

    ho ricevuto proposta di acquisto di una mia villetta ( la mia prima casa da oltre 50 anni) per un ammontare di 455.000 euro da parte di una societa’ di costruzioni che vuole poi edificare una palazzina demolendo la casa. il prezzo offerto e’ buono ma i valori Omi appaiono diversi, decisamente superiori ma non in linea con il mercato. Che tasse dovro’ pagare? quali sono i rischi? cosa posso fare per cautelarmi e non avere sorprese dal fisco?

    Grazie,

    David

  13. La perizia costituirebbe già un elemento importante da contrapporre ad eventuali pretese del fisco che si dovessere basare su valutazioni OMI o basate su moltiplicatori (che però devo dire ultimamente stano perdendo di vigore in sede giurisdizionale)

  14. Buonasera,
    Sono intenzionata a comprare una casa che pagherei circa 7.000€ in meno al suo valore catastale.
    Posso pagare l’imposta sul valore catastale senza incorrere in accertamenti? O è necessaria anche una perizia prima dell’atto? Grazie

  15. credo abbiate invertito i titoli delle tabelle “Acquisto casa tra persone fisiche ” e “Acquisto prima casa da un privato”

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