La scheda carburante è obbligatoria? Come dedurre i costi di benzina e diesel

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Aggiornato il 28 Aprile 2023

Scheda carburante per deduzione benzina, diesel, gpl, metanoL’acquisto della benzina mediante la scheda carburante consente di portare in deduzione il costo e la detrazione dell’Iva nella misura del 40% per l’utilizzo dell’auto o di qualsiasi mezzo di locomozione utilizzato nell’ambito dell’attività strumentale e secondo le percentuali che vedremo nel seguito. Preme ricordare che sono necessarie alcune accortezze per non incappare in errori che potrebbero compromettere la deduzione fiscale del carburante.

A mio avviso per questa specifica voce di deduzione “la spesa non vale l’impresa“, in quanto per scaricare la benzina dovreste ogni volta compilare la scheda carburante indicando i km che ha la vostra auto, farvela timbrare dal distributore e possibilmente anche pagare con la carta di credito. Sinceramente io tutto questo tempo a disposizione non ce l’ho… per cui talvolta diventa pesante questa procedura e non la compilo, perdendo di fatto il diritto alla deduzione del costo e della detrazione IVA sul carburante auto.

Fino al 2011 pertanto l’utilizzo della scheda carburante resta l’unica modalità accettata per dedurre i costi della benzina, diesel, gas (metano o GPL) e quindi del carburante in genere.

Quali dati deve riportare la scheda carburante

Immaginate che la scheda carburante dovrà comunque riportare pena la non ammissibilità della deduzione del costo e della detrazione dell’Iva i dati anagrafici del soggetto acquirente, professionista o azienda la targa del veicolo nonchè a casa costruttrice, il modello e la targa o il numero del telaio o altri estremi identificativi del veicolo apposti dall’impresa costruttrice, il valore del carburante acquistato ed i Km percorsi. Inoltre informazioni relative alla singola fornitura di carburante, la data, il corrispettivo al lordo dell’Iva, l’ubicazione dell’impianto nonché i propri dati identificativi (ditta, denominazione o ragione sociale ovvero cognome e nome, domicilio fiscale, numero di partita Iva), anche a mezzo di un timbro, e per finire la propria firma.

Come dedurre il carburante senza sforzi?

Grazie al Decreto Legge n. 70 del 2011 l’acquisto di carburante per autotrazione da parte di soggetti passivi d’imposta viene introdotto l’esonero dall’obbligo di utilizzo della  noiosissima “scheda carburante” per tutti i soggetti Iva che effettuano tutti i rifornimenti esclusivamente con carte di credito, debito o prepagate.

Ad oggi esistono due metodi per dedurre il carburante:

  • Vecchio Metodo con utilizzo della scheda carburante: tale metodo ad oggi risulta obbligatorio se volete pagare in contanti anche se poi se utilizzate una carta di credito e dopo ancora i contanti c’è rischio di confusione in quanto dovreste segnare anche i km per cui consiglio sempre la carta di credito o quella prepagata
  • Se svolgete servizi per conto di terzi allora fatevi proprio fare la fattura in quanto la riaddebiterete tel quel al vostro cliente e questo è un metodo utilizzato per lo più dagli autotrasportatori
  • la fattura relativa agli acquisti effettuati negli orari di chiusura del distributore;
  • la fattura relativa ad una vera e propria scheda carburante per intenderci quelle dell’AGIP/ENI o ERG per esempio che presentate al distributore il quale la passa come se fosse una normale carta di credito.

Immagino l’Agenzia delle Entrate dopo l’introduzione di questo articolo avrà pensato di perdere gettito fiscale, in quanto l’utilizzo delle carte di credito prestava il fianco ad un uso distorto del mezzo di pagamento che poteva facilmente eludere anzi evadere, dando la carta di credito a terzi per scaricarne il costo sostenuto; ed infatti ha subito fatto sapere ufficialmente che a suo parere la deduzione del costo del carburante restava comunque condizionato all’utilizzo della scheda carburante in occasione del telefisco 2013 e nella circolare ministeriale 42 del 2012 affermando che l’esonero ra previsto solo per coloro che effettuano gli acquisti di carburante esclusivamente mediante carte di credito, carte di debito o carte prepagate.

Importante

In effetti si legge che “Legge 12 luglio 2011, n. 106, l’acquisto di carburante per autotrazione da parte di soggetti passivi d’imposta rimane condizionato dalla predisposizione della scheda carburante. In particolare, con l’art. 7, co. 2, lett. p), D.L. 70/2011, cd. decreto “Sviluppo”, il Legislatore ha previsto l’esonero dall’obbligo di utilizzo della “scheda carburante” per i soggetti Iva che effettuano tutti i rifornimenti esclusivamente con carte di credito, debito o prepagate.”

Si potrebbe forse ritenere che la scheda carburante ormai serva solo per gli acquisti di carburante effettuai in contanti? Sembrerebbe di si e sembrerebbe essere anche un grande passo in avanti per non far impiccare ad ogni rifornimento sia il titolare di partita Iva che deve girare con schede sparse per l’auto sua il distributore che deve prendere il timbrino, scrivere i chilometri e gli importi. Insomma Una volta che abbiamo i pagamenti tracciati  che abbiamo questo benedetto spessimetro i signori dell’amministrazione finanziaria hanno tutti gli elementi per identificare e sapere a priori quanto spende tizio o caio per il carburante.

Fattispecie particolari

Nel caso dei car rental o società di autonoleggio è possibile utilizzare un’unica scheda carburante per ogni sede noleggiante, come anche per i concessionari e/o rivenditori che potranno utilizzare una scheda mensile, trimestrale per le auto usate in vendita.

Nel caso utilizziate il self-service perchè vi trovate per necessità, o anche semplicemente per scelta, potete richiedere la ricevuta e presentarla come prova dell’acquisto.

Ora ditemi se non state pensando anche voi che qualcuno ci si è messo proprio di impegno a tirare fuori come obbligatori questi dati per scoraggiare il più possibile la deduzione del costo? Forse perchè la deduzione del costo e della detrazione dell’Iva, se applicata da tutti gli aventi diritto, ossia professionisti, aziende e dipendenti, potrebbe generare una perdita di gettito fiscale significativo se fosse effettuata con metodo molto più semplice, come appunto il semplice utilizzo di strumenti di pagamento tracciati come la carta di credito o prepagate o altro?

Scheda carburante e fatturazione Elettronica

Con la fatturazione elettronica diventerà obbligatoria comunicare i propri estremi al gestore dei carburanti e più precisamente partita Iva, PEC e soprattutto il codice SDI. Molto utile ritengo sia l possibilità di effettuare l’acquisto con il QR code. In pratica al momento della creazione del proprio SDI vi viene rilasciato anche un qr code che potrete memorizzare sul cellulare ed esporre al momento dell’acquisto. Il Qr code, per chi no conoscesse è quel  quadrato pieni di quadratini sparsi che contiene invece alcune le vostre informazioni anagrafiche necessarie per il recapito della fattura acquisti. In automatico l’acquisto transita per il sistema di interscambio e vi sarà recapitata ancella fattura con l’acquisto del vostro carburante e voi potrete così effettuare la deduzione del costo.

In alternativa le principali combine hanno creato delle APP per gestire acquisti di benzina e fatturazione. Ad Esempio ENI STATION.

Articoli correlati : Le altre deduzioni dei lavoratori autonomi o liberi professionisti

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http://www.tasse-fisco.com/autoveicoli/gli-autoveicoli-nel-reddito-di-lavoro-autonomo/24/

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